al-Ikwān al-muslimū'n
(Fratelli musulmani), movimento religioso che, fondato in Egitto da Ḥasan al-Bannā' nel 1927-28, si proponeva una riforma della società musulmana, realizzata mediante la lotta per la completa islamizzazione del Paese e il violento rifiuto di ogni influenza o dominazione straniera. Dati questi presupposti, si affermò come movimento politico a cominciare dalla seconda guerra mondiale, in concomitanza con il diffondersi dei movimenti di opposizione al controllo straniero. Nonostante i suoi legami con gli ufficiali liberi, dopo il colpo di Stato del 1952 al-Ikwān al-muslimū'n fu sciolto nel gennaio 1954. Vissuto in clandestinità fino alla caduta del governo di Mubarak, avvenuta nel 2011, il Partito Libertà e giustizia, diretta emanazione della Fratellanza musulmana egiziana, otteneva un grande successo alle elezioni che si svolgevano nel Paese tra il 2011 e il 2012. Le presidenziali del 2012 vedevano l’elezione a Presidente dell’Egitto di un esponente dei Fratelli musulmani, Mohammed Morsi. Il governo dei Fratelli musulmani si interrompeva l’anno successivo in seguito a un colpo di Stato militare che destituiva Morsi, accusato di aver adottato misure troppo “filoislamiche” e di essersi avvicinato alle posizione del fondamentalismo islamico. Dal 2013 iniziava in Egitto una stagione di repressione nei confronti dei Fratelli musulmani, culminata nel 2015 con la condanna a morte dell’ex presidente Morsi e di altri cento esponenti della Fratellanza musulmana. Nel 2013 il movimento dei Fratelli musulmani veniva catalogato dal nuovo governo egiziano, ma anche dall’Arabia Saudita e dagli Emirati Arabi Uniti, come organizzazione terroristica. Nel corso dei decenni organizzazioni fondamentaliste simili sono sorte in Palestina, Giordania, Libano, Iraq e, la più importante, in Siria. Qui il movimento si era sviluppato durante il regime di Hāfiz al-Assad, Messo fuori legge nel 1982, quando buona parte dei suoi esponenti venivano massacrati dal governo di Damasco, i Fratelli musulmani siriani con lo scoppio della guerra civile del 2011 si sono uniti agli oppositori del regime di Bashar al-Assad, senza però riuscire a imporsi sulla scena politica del Paese.