al-Hagg, Unsi
poeta libanese (Beirut 1937). Esponente di spicco della qasidat al-natr (poesia in prosa), un genere caratterizzato da una struttura formale nella quale il verso poetico si presenta apparentemente come un testo in prosa, ha fondato, insieme ad Adonis, la rivista d'avanguardia Shi’r (Poesia). Nella raccolta Lan! (1959; Mai!) spiega, in una nota introduttiva, la sua visione della poesia, basata sull'esperienza del surrealismo. A questa fanno seguito al-Ra’s al-maqtu’ (1963; La testa mozzata), Madi al-ayyam al-atiya (1965; Il passato dei giorni che verranno), Madha sana’at bi ‘l-dhahab (1970; Cosa è stato fabbricato con l'oro), Kalimat, kalimat, kalimat (1987-88; Parole, parole, parole). Tra le successive raccolte di versi, si ricorda Khawatim (1991; Sigilli), oltre a due volumi di aforismi. Alla fine degli anni Novanta sono stati raccolti in tre volumi i suoi articoli sull'attualità letteraria e sociale pubblicati precedentemente su riviste. Ha anche tradotto in arabo autori francesi come A. Artaud e A. Breton.