alògeni
sm. pl. [alo-+-geno]. Famiglia di elementi chimici costituiti dal fluoro, dal cloro, dal bromo, dallo iodio e dall'astato, appartenenti al VII gruppo del sistema periodico. Di essi solo i primi quattro si rinvengono in natura e hanno importanza pratica: l'astato è invece un elemento artificiale fortemente radioattivo finora ottenuto in quantità assolutamente minime. I più abbondanti in natura sono il fluoro e il cloro, mentre meno abbondante è il bromo e ancor meno lo iodio. Le proprietà fisiche e chimiche degli alogeni variano regolarmente con il loro peso atomico, che aumenta nell'ordine prima indicato: si passa così dal fluoro che a temperatura ambiente è un gas giallo, al cloro, anch'esso gassoso e di colore giallo verde, al bromo che è un liquido facilmente volatile di colore rosso bruno, allo iodio che è un solido facilmente sublimabile di colore violetto. Gli alogeni sono tipici elementi non metallici: sono tutti fortemente reattivi, ma la loro reattività decresce dal fluoro allo iodio. Così il fluoro reagisce con estrema violenza con l'idrogeno anche a bassa temperatura e in assenza di luce, mentre in tali condizioni il cloro reagisce solo molto lentamente e il bromo e lo iodio reagiscono solo a temperatura abbastanza elevata e in presenza di catalizzatori. Con l'idrogeno gli alogeni si comportano esclusivamente da monovalenti fornendo composti come per esempio l'acido cloridrico, HCl, dotati di proprietà fortemente acide. Con l'ossigeno presentano valenze variabili da 1 a 7 fornendo composti a carattere di anidride. La stabilità dei composti degli alogeni con l'idrogeno decresce da quello del fluoro a quello dello iodio, tanto che l'acido iodidrico, HI, si dissocia negli elementi per riscaldamento già a temperatura non troppo elevata; la stabilità dei composti con l'ossigeno varia invece in ordine inverso, da quelli del fluoro, instabile e di difficile preparazione, a quelli dello iodio che nelle valenze 5 e 7 risultano perfettamente stabili.