acquasantièra
sf. [sec. XIX; da acquasanta]. Vaschetta contenente l'acqua benedetta, posta presso l'ingresso delle chiese o nelle case per devozione domestica. Nel rito cattolico, anche il secchiello con cui si porta l'acquasanta per la benedizione delle case. § Presente fin dal periodo romanico, già nel sec. XIII se ne hanno esempi monumentali (acquasantiera di Giovanni Pisano in S. Giovanni Fuorcivitas a Pistoia). Notevoli esemplari del periodo gotico si trovano in Spagna e in Inghilterra (acquasantiera della chiesa di Bradfield nell'Essex). Nel Rinascimento fu preferito il tipo isolato a stelo con figura sacra al centro (acquasantiera di A. Vittoria in S. Zaccaria a Venezia), mentre in epoca barocca fu spesso usato il tipo addossato alla parete (acquasantiera del Bernini in S. Pietro). Nella ricca produzione dell'arte iberica dei sec. XVII e XVIII è da segnalare l'acquasantiera della chiesa di Nossa Senhora da Glória do Onterio a Rio de Janeiro, su modello portoghese. L'acquasantiera domestica, in genere a parete, era frequentemente in ceramica, argento o rame argentato.
Acquasantiera in bronzo del 1615, opera di A. Susini (Firenze, SS. Annunziata).
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