acèrvo
Indicesm. [sec. XVI; dal latino acervus]. Lett., mucchio, ammasso: “Si danno a depredar di biade un grande acervo” (Caro). § In ecologia, gli acervi sono piccoli rilievi di terra ricchi di spazi d'aria, ben esposti ai raggi solari, costruiti dalle formiche allo scopo di crearsi un microclima più favorevole.
Sofisma dell'acervo
Argomento di Zenone (secondo Diogene Laerzio, invece, di Eubulide) contro l'attendibilità della conoscenza sensibile. Il filosofo così argomenta: se un mucchio di miglio cadendo per terra fa rumore, e lo fa ancora se gli si sottrae un granello, continuandone la sottrazione dovrà fare rumore anche quando sarà rimasto un solo granello. Ma la conclusione viene meno, perché non si tiene calcolo delle diverse condizioni di quantità e d'intensità del rumore. Cicerone lo definì “argomento capzioso”.