Zòe
imperatrice bizantina (978-1050). Figlia di Costantino VIII, gli succedette insieme con la sorella Teodora (1028) e all'atto della successione sposò Romano III Argiro (1028-34). Alla morte del marito (forse assassinato) sposò il giovane amante Michele IV il Paflagonico (1034-41), fratello del monaco eunuco onnipotente alla corte, Giovanni l'Orfanotrofo. Di nuovo vedova, indottavi da quest'ultimo che nutriva sconfinate ambizioni familiari, portò al trono Michele V il Calafato, nipote di Michele IV e dell'Orfanotrofo, già da lei adottato come figlio. Ma Michele V, nel suo brevissimo regno, esiliò lo zio e relegò in un monastero la stessa imperatrice, alienandosi il favore della nobiltà, della Chiesa e del popolo, ma fu alla fine deposto e accecato da una rivolta (1042). Zoe tornò allora al potere con la sorella Teodora (che essa aveva sempre tenuto in disparte e costretta a farsi monaca) e l'anno stesso sposò in terze nozze Costantino IX Monomaco (1042-55), che le sopravvisse cinque anni lasciando salvi i diritti di Teodora. Durante il regno di Zoe e degli imperatori legati a lei, vi furono torbidi, intrighi di corte, rivolte militari e tentativi di usurpazione del trono (Giorgio Maniace, 1043; Leone Tornikios, 1047), oppressione fiscale e decadimento delle forze militari. Ciononostante, i confini rimasero intatti e, se fu perduta parte dell'Italia, fu conquistata l'Armenia.