Wiesel, Elie

scrittore francofono di origine ebraica, naturalizzato statunitense (Sighet, Romania, 1928 - New York 2016). Subì la deportazione nei campi di concentramento nazisti. Esordì nel 1958 con La notte, cui fecero seguito L'alba (1960) e Il giorno (1961). Profondo conoscitore ed esegeta dell'ebraismo colto e cosmopolita, ha scritto i saggi Gli ebrei del silenzio (1966), Il mendicante di Gerusalemme (1968), Il testamento di un poeta ebreo assassinato (1980), Il quinto figlio (1983), il volume Contro la malinconia (1984) e Silenzi e memorie umane (1989). Wiesel scriveva in inglese e in francese. Dopo essere stato insignito del premio Nobel per la pace nel 1986, continuò nella sua instancabile attività contro ogni forma di razzismo e antisemitismo: fondò a Parigi, nel 1992, l'Académie universelle des cultures, di cui fanno parte 63 membri compresi 12 premi Nobel e fù nominato decano della direzione del Fondo speciale per le vittime dell'Olocausto (1997). Nel campo più strettamente letterario, la sua opera proseguì su buoni livelli; si ricordano Celébration talmudique (1991; Celebrazioni talmudiche); Touts les fleuves vont à la mer (1994; Tutti i fiumi vanno al mare), primo volume delle sue memorie cui, nel 1996, ha fatto seguito Et la mer n'est pas remplie (E il mare non è pieno). Scrisse anche una sorta di testimonianza spirituale del presidente F. Mitterrand: Mémoires a deux voices à deux voices (1995; Ricordi a due voci).

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