Vico del Gargano

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comune in provincia di Foggia (96 km), 445 m s.m., 110,48 km², 8107 ab. (vichesi), patrono: san Valentino (14 febbraio).

Centro del settore settentrionale del Gargano, situato su un dosso che si estende verso il mare; è compreso nel Parco Nazionale del Gargano. Fu citato nel 1177 come possesso di Monte Sant'Angelo e, nel sec. XIII, Federico II vi fece erigere un castello. Fu feudo dei Caracciolo e degli Spinelli.Il borgo storico, un caratteristico labirinto di stradine e stretti vicoli, presenta, inglobati in alcune abitazioni, i resti del castello (un torrione cilindrico e alcune camere con volta a crociera ogivale). § Il Museo Comunale Trappeto Maratea è allestito in un frantoio collocato in cavità naturali e noto fin dal sec. XIV; la macina, le presse in legno e altri strumenti documentano l'antico metodo di spremitura delle olive.§ L'economia si basa sull'agricoltura (olive pregiate e agrumi) e sull'allevamento (bovini, ovini e caprini). Il turismo estivo è notevole a San Menaio, attrezzata località con strutture ricettive, ricreative e sportive, che sorge lungo un tratto di costa sabbiosa circondata da una fitta pineta.§ Il Venerdì Santo, al termine della Processione dell'Addolorata, si celebra la cosiddetta “messa pazza”, una particolare liturgia in cui i fedeli, con rituale apparentemente profanatorio, prorompono in urla, rumori e canti a squarciagola, per esprimere lo sconvolgimento dell'umanità per la morte di Cristo.Tra Vico del Gargano e Monte Sant'Angelo si estende la Foresta Umbra, occupando una superficie di circa 10.000 ettari. La zona ricopre una notevole importanza naturalistica grazie alla grande quantità e varietà di specie animali e vegetali (tra cui il pino d'Aleppo e moltissime specie di orchidee selvatiche) e per i numerosi fenomeni carsici (inghiottitoi, grotte e doline).

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