Vergina
centro della Grecia settentrionale, ca. 65 km a SW di Salonicco. Scavi iniziati nel 1952, interrotti e ripresi sistematicamente solo nel 1976, hanno messo in luce alcune tombe databili dal 350 al 320 a. C. ca. Tra queste, di eccezionale importanza è la più grande, identificata da vari archeologi con la sepoltura di Filippo II il Macedone padre di Alessandro Magno. Al suo interno, oltre a vari oggetti d'oro, tra cui una corazza decorata finemente a teste di leone, a vasi d'argento e di bronzo, ad armi e avori con ritratti, si è rinvenuta un'urna d'oro massiccio, del peso di 11 chilogrammi, contenente spoglie umane assieme a una corona d'oro e d'argento lavorata a intreccio e recante sul coperchio l'immagine del sole, emblema del sovrano macedone.