Venizèlos, Eleftherios

uomo politico greco (La Canea, Creta, 1864-Parigi 1936). Partecipò alla rivoluzione cretese del 1897 e divenne consigliere per la Giustizia del principe Giorgio, ma gli si oppose poi con il “Movimento” del 1905. Primo ministro di Creta, si rivelò la figura più prestigiosa del liberalismo greco. Eletto deputato alla Costituente nel 1910, nello stesso anno divenne primo ministro e fondò il Partito liberale. A Venizelos si deve l'ispirazione della più avanzata Costituzione greca, che voleva gettare le basi di uno stato moderno. Nel 1915 Venizelos caldeggiò l'entrata in guerra della Grecia a fianco della Triplice Intesa, ma l'opposizione del filotedesco re Costantino portò alla scissione (1917); promossa un'insurrezione in Macedonia e a Creta, Venizelos si recò a Salonicco, che divenne una testa di ponte dell'Intesa; il re fu costretto ad abdicare. Presidente della Costituente repubblicana nel 1924 e, per qualche tempo, primo ministro, riprese il potere con larghissima maggioranza nel 1928, governando fino al 1932. La grande crisi economica e lo sviluppo del movimento operaio lo indussero a tentare di risolvere i problemi con una politica repressiva e antipopolare, ma alle elezioni del 1933 il suo partito non ottenne la maggioranza assoluta ed egli si dimise.

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