Vedano al Lambro

Indice

comune in provincia di Monza e Brianza, 187 m s.m., 1,98 km², 7649 ab. (vedanesi), patrono: Madonna del Rosario (7 ottobre).

Centro della Brianza, situato alla destra del fiume Lambro. Di origine romana, fu possesso dei conti di Biassono (sec. X); munito di un castello in epoca comunale, appartenne alla pieve di Desio. Nel 1730 fu acquistato dai marchesi Gallarati-Scotti, che lo tennero fino al 1796. § La villa Litta, di antica origine, fu ricostruita nel 1840-48 in stile anglosassone Tudor su progetto dell'architetto milanese L. Chierichetti. La parrocchiale di Santo Stefano si presenta nel suo rifacimento tardottocentesco; conserva all'interno affreschi coevi del Tagliaferri. La villa di re Umberto di Savoia, di probabile origine settecentesca, fu rifatta nelle forme attuali a metà Ottocento; fu utilizzata dal re come stazione di soggiorno e casino di caccia. Al confine con Biassono è l'oratorio di Santa Maria delle Selve; di origini molto antiche, fu rimaneggiato a metà Ottocento e restaurato alla fine dello stesso secolo. § L'economia si basa sull'industria, attiva nei settori alimentare (lavorazione della carne), meccanico (apparecchiature industriali), conciario, cartario, della lavorazione della gomma e delle materie plastiche. Si coltivano cereali e foraggi e si allevano cavalli da traino.

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