Varano de' Melegari

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comune in provincia di Parma (31 km), 190 m s.m., 64,44 km², 2236 ab. (varanesi), patrono: san Martino (11 novembre).

Centro situato nella bassa valle del torrente Ceno. Il territorio fu abitato fin dall'antichità, come attestano numerosi ritrovamenti archeologici (sec. IV a. C.). Il luogo assunse l'aggiuntivo “de' Melegari” probabilmente dal nome dei signori locali che lo governarono prima dei Pallavicino. Divenuto in seguito dominio dei Visconti e incamerato poi dagli Sforza, nel 1480 il feudo fu riacquistato dai Pallavicino, che lo tennero fino al 1782.§ Domina l'abitato l'imponente castello dei Pallavicino, con alto mastio e torri allineate. Nella parrocchiale di San Martino (1453) è la cappella del Rosario affrescata dal Peroni (1744). In località Serravalle si trovano un battistero ottagonale in pietra (sec. VII-VIII) e i ruderi di un castello.§ L'economia si basa sull'agricoltura (cereali, ortaggi, frutta, uva, foraggi), l'allevamento (bovini, equini, caprini) e l'industria, attiva nei comparti alimentare, cartario, edile, meccanico (impianti per la lavorazione dell'acciaio e per l'industria alimentare) e della lavorazione del legno. Nei dintorni è l'autodromo “Riccardo Paletti” per gare automobilistiche e motociclistiche che hanno dato origine a un attivo indotto (officine specializzate).

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