Valparaíso (città)

capoluogo della regione omonima (Cile) e capitale legislativa del Paese, 330 m s.m., 285.512 ab. (2004).

Situata 100 km a WNW della capitale, sull'omonima baia dell'oceano Pacifico, al capolinea della grande ferrovia transcontinentale proveniente da Buenos Aires. La città (seconda del Paese in ordine di grandezza e sede del Parlamento cileno dal 1990), ha un centro che si estende su una stretta lingua di terra tra il lungomare e le vicine colline ed è caratterizzato da strade tortuose e acciottolate, dominato da ripide scogliere e alture sulle quali sorgono sobborghi raggiungibili tramite funicolari e gradinate. Nel 2003, il quartiere storico della città portuale di Valparaíso è stato dichiarato dall'UNESCO patrimonio dell'umanità. È inoltre sede della Pontificia Universidad Católica de Valparaíso (1928) e di un Politecnico (Universidad Técnica Federico Santa María, 1926) § Fu fondata nel 1536 dal conquistatore spagnolo Juan de Saavedra, che la battezzò Valparaíso dal nome del suo villaggio natale in Andalusia. La crescente importanza della città e gli attacchi dei pirati convinsero gli spagnoli a fortificarla (1674-82). Raggiunta l'indipendenza (1818) e dopo il declino del monopolio mercantile spagnolo, il porto della città si sviluppò ulteriormente grazie alla nascita e al progressivo sviluppo della marina cilena e dei collegamenti navali con l'Europa. Valparaíso mantenne lo status di principale porto del continente fino al 1914, quando con l'apertura del canale di Panamà si resero inutili le rotte di capo Horn. § Valparaíso ospita numerosi musei, tra i quali il Museo de Historia Natural, il Museo de Bellas Artes e La Sebastiana, ospitato in quella che fu la residenza del poeta cileno Pablo Neruda. § Massimo porto di tutta la costa pacifica dell'America Meridionale, l'economia di Valparaíso si basa soprattutto sul commercio, sul movimento turistico e sull'industria, attiva nei settori alimentare, tessile, chimico, farmaceutico, calzaturiero, dell'abbigliamento e del tabacco.