Valmadrèra

comune in provincia di Lecco (3 km), 234 m s.m., 12,56 km², 10.871 ab. (valmadreresi), patrono: sant’ Antonio Abate (17 gennaio).

Cittadina posta nell'omonima vallata, che collega i bacini dei laghi di Como e d'Annone. Di antica origine, come dimostra il ritrovamento di tombe a incinerazione rinvenute nel territorio, nel 1296 accolse i lecchesi scampati alla distruzione della loro città; fece parte del feudo di Garlate, dominio dei D'Adda (1538), finché, nel 1652, si riscattò da ogni ulteriore infeudazione.§ Sono ancora presenti nel paese alcuni opifici ottocenteschi (come il complesso serico Gavazzi, progettato da Giuseppe Bovara). La neoclassica parrocchiale di Sant'Antonio, costruita a partire dal 1814, a croce greca con colonne in serizzo, custodisce stucchi di Pompeo Marchesi e Benedetto Cacciatori, mentre l'importante Crocifissione di Mosè Bianchi è custodita al Museo Diocesano di Milano.§ Valmadrera può essere considerata una prosecuzione, oltre l'Adda, dell'area urbana e industriale di Lecco. I settori di attività prevalenti sono quelli tessile, metalmeccanico (minuterie metalliche e in particolare molle, chiodi e viti), cartotecnico, chimico, elettrotecnico e dell'arredamento. Altre risorse provengono dal turismo balneare e sportivo (nella baia della frazione di Parè si trova un porticciolo per la nautica da diporto).