Valdés, Juan de-
umanista e riformatore religioso spagnolo (Cuenca fine sec. XV-Napoli 1541). Fratello di Alfonso, studiò ad Alcalá, visse a Roma fra il 1531 e il 1534 e dal 1534 a Napoli, dove diresse e animò un gruppo di riformatori religiosi, fra cui Giulia Gonzaga, Bernardino Ochino, il canonico Pietro Martire Vermigli, il poeta Marco Antonio Flaminio e Vittoria Colonna. Valdes sviluppò le idee erasmiane per una riforma in senso spiritualista della Chiesa romana, convergendo in qualche punto con i riformatori protestanti. Tra le sue opere spiccano: Diálogo de la doctrina cristiana (1529), condannato dall'Inquisizione spagnola; l'Alphabeto cristiano (1546), un commento all'epistola di San Paolo ai Romani (1556) e le Ciento diez Consideraciones divinas (1550). Grande interesse ha pure un testo più strettamente letterario: il Diálogo de la Lengua (inedito fino al 1737 e considerato ora uno dei più importanti libri in prosa del Rinascimento spagnolo).