Ulivi, Ferrùccio
critico letterario e narratore italiano (Borgo San Lorenzo, Firenze, 1912-Roma 2002). Laureatosi in giurisprudenza a Firenze, è stato docente di lingua e letteratura italiana nelle università di Perugia e di Roma. Collaboratore di numerose riviste, è stato redattore di Letteratura e di Arte e poesia. È stato autore di diversi saggi critici sulla storia della letteratura italiana, tra cui meritano di essere menzionati: Federigo Tozzi (1946), Il romanticismo del Nievo (1947), Il Manzoni lirico e la poetica del Rinnovamento (1950), Settecento neoclassico (1957), Il manierismo del Tasso e altri studi (1966), Manzoni. Storia e Provvidenza (1974), D’Annunzio (1988). Nel 1977 ha esordito in veste di narratore pubblicando quattro racconti riuniti nel volume E le ceneri al vento; chiaramente presenti ma mai esplicitamente presentati sulla pagina, quattro grandi figure della storia letteraria mondiale: G. Leopardi, O. Wilde, A. Manzoni e T. Tasso. La novella storica Le mani pulite (1979) è ambientata ai tempi delle guerre civili nell'antica Roma. Ha fatto seguito La notte di Toledo (1983), sei racconti che in realtà costituiscono una storia unitaria; in Trenta denari (1986) viene riproposto il tradimento di Giuda nei termini paradigmatici dell'insanabile conflitto che oppone la libertà alla necessità delle azioni umane. Tra le prove più recenti si possono ricordare titoli come Storie bibliche d’amore e di morte (1990); La straniera (1991), dedicato a E. Blondel, la prima moglie del Manzoni; L’angelo rosso (1992), racconti in forma di “operette morali” con protagonisti storici e leggendari; Tempesta di marzo (1993), sorta di rielaborazione dei Promessi Sposi; Torquato Tasso (1995), che analizza angosce e inquietudini di un'anima tormentata. Nel 1994, in collaborazione con M. Savini, ha curato un'antologia storica dal titolo Poesia religiosa italiana dalle origini al Novecento e, nel 1998, ha pubblicato Come il tragitto di una stella. Giuseppe di Nazareth: sogno, amore e solitudine.