Russo, Luigi

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critico letterario italiano (Delia, Caltanissetta, 1892-Marina di Pietrasanta, Lucca, 1961). Allievo della Scuola Normale Superiore di Pisa, insegnò a Napoli, al Collegio militare della Nunziatella, e fu in familiarità con Croce. Nel 1920 apparve il suo primo saggio, Verga, che iniziava una vigorosa polemica contro la letterarietà, in nome della concezione vichiana del poeta primitivo. Dopo i Narratori (1923), dove Russo superò i limiti ottocenteschi della crociana Letteratura della nuova Italia, un nuovo scritto notevole del suo noviziato critico è stato Il problema della genesi e dell'unità della Divina Commedia (1927), dove è sviluppato il concetto, di derivazione gentiliana, della poesia come “generazione lirica”. Da questa prima fase vichiano-idealistica Russo pervenne, con il saggio Francesco De Sanctis e la cultura napoletana (1928), a una nuova prospettiva storicistica, in cui la cultura riacquista il suo giusto posto, come necessaria ecatombe su cui sorge il fiore dell'arte. Dopo i Problemi di metodo critico (1929) e i Prolegomeni a Machiavelli (1931), Russo dedicò a Manzoni studi fondamentali (commento ai Promessi Sposi, 1935; Personaggi dei “Promessi Sposi”, 1945), che recuperavano alla poesia il romanzo manzoniano, drasticamente definito da Croce un libro di oratoria edificante. Lo strumento metodologico che aveva consentito un così notevole risultato era la nozione di poetica, riproposta da Russo come cerniera tra la “non poesia” e la “poesia” e applicata, oltre che negli studi su Manzoni, anche in quelli su Alfieri, su Foscolo, su Leopardi (poi raccolti, insieme con altri saggi, nei Ritratti e disegni storici, 1946-53). La Critica letteraria contemporanea (1942) costituì la presa di coscienza teorica della nuova metodologia russiana, ormai autonoma rispetto a Croce, come dimostrano la scoperta di Gramsci (A. Gramsci e l'educazione democratica in Italia, 1947) e la polemica del 1949 con il maestro. Meno alacre, e prevalentemente didattica, è l'operosità di Russo negli ultimi anni (Carducci senza retorica, 1957; Storia della letteratura italiana, 1957; Compendio storico della letteratura italiana, 1961; Il tramonto del letterato, 1961). Direttore della Scuola Normale di Pisa, Russo fondò nel 1946 e diresse fino alla morte la rivista Belfagor, di cui fece il più alto portavoce in difesa di una cultura libera.

Bibliografia

B. Croce, Terze pagine sparse, Bari, 1955; P. Di Stefano, Luigi Russo, Manduria, 1967; R. Scrivano, Luigi Russo, in Autori Vari, Letteratura italiana. I Critici, Milano, 1969; G. Da Pozzo, La prosa di Luigi Russo, Firenze, 1975.

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