Tunicàti

sm. pl. [sec. XIX; da tunicato]. Sottotipo (Tunicata) di Cordati i cui rappresentanti sono caratterizzati dalla presenza della corda dorsale limitatamente alla regione caudale della larva delle ascidie e delle appendicularie adulte (da cui l'altro nome di Urocordati). Al contrario degli altri Cordati, sono privi di organizzazione metamerica e probabilmente di celoma. Di dimensioni variabili fra pochi millimetri e alcuni decimetri, solitari o coloniali, presentano sia forme sessili che forme libere, pelagiche. La loro caratteristica distintiva è il possesso di una tunica variamente sviluppata, assente tuttavia nelle Appendicolarie, che circonda interamente il corpo e funge da sistema protettivo e/o di sostegno. Presentano un faringe assai ampio e perforato, nel quale l'acqua penetra per un sifone inalante, e una camera atriale che circonda il faringe, ne riceve l'acqua filtrata e la espelle attraverso un sifone esalante o cloacale. La circolazione dell'acqua è provocata dal battito di ciglia faringee o da contrazioni di fasce muscolari che cingono il corpo. Ventralmente al faringe, una doccia ciliata ghiandolare (endostilo) produce un muco proteico che fascia internamente la parete faringea e ne capta il filtrato, che successivamente viene convogliato verso l'esofago. Gli organi interni, in particolare stomaco, intestino e gonadi, sono spesso strettamente addossati. Il sangue, che circola prevalentemente in lacune fluendo alternativamente nelle due direzioni, presenta, fra gli altri elementi cellulari, vanadociti, particolarmente ricchi di vanadio. I Tunicati si riproducono sia sessualmente che asessualmente. Sono prevalentemente marini, ma anche di acque salmastre. Vengono suddivisi nelle classi Ascidiacei o Tetioidei (Tethyodea), Larvacei o Appendicolarie o Copelati e Taliacei (Thaliacea). Mentre le classi Larvacei e Ascidiacei vengono raggruppate da alcuni autori sotto la denominazione di Perennicordati, quella dei Taliacei viene denominata Caducicordati.