Tsai, Chu-sheng

regista cinematografico cinese (Shanghai 1906-1968). Autodidatta, ricoprì nel cinema varie mansioni e approdò alla regia nel 1929. Soggettista e sceneggiatore dei propri film, nel ventennio preliberazione fu autore delle due opere “di sinistra”, La canzone del pescatore negli anni Trenta e Il fiume di primavera scende verso l'Est negli anni Quaranta, che ebbero il più vasto successo popolare e si conquistarono stima anche all'estero. Nel 1932, si unì ad altri nella realizzazione di una cineattualità di mobilitazione civile: Assumi il fardello della crisi nazionale!. Con Il mattino della città (1933) iniziò il suo cammino personale, girando in esterni ciò che i cinesi ricostruivano regolarmente in studio. La canzone del pescatore (1934), che nel 1935 vinse un premio al primo Festival internazionale di Mosca, dovette la propria fama anche al motivo conduttore composto da Jen Kuang (1909-1941). Per il film successivo, Donne nuove (1935), scrisse invece una memorabile canzone l'ancor più celebre Nieh Erh (1911-1935). Dopo aver diretto Agnelli smarriti (1936) sull'infanzia abbandonata e Wang Lao-wu (1937), un burlesco contro i collaborazionisti, il regista si rifugiò a Hong Kong alla seconda invasione giapponese, continuandovi la sua battaglia patriottica anche con film d'avventura, come Il paradiso del diavolo (1939). Rientrato a Shanghai, scrisse e diresse con Chen Chun-li l'odissea in due parti Il fiume di primavera scende verso l'Est (1947), clamoroso e applauditissimo affresco della Cina sotto l'occupazione e della corruzione del Kuomintang. Dopo il 1949, quale presidente dell'Associazione dei lavoratori cinesi del cinema, spese le sue energie nell'organizzazione, ma nel 1961 riuscì a realizzare (con Wang Wei-yi) Le maree del Sud, suo ultimo film e primo del nuovo “ Studio del Fiume delle Perle ” a Canton. Perseguitato durante la rivoluzione culturale, pare sia morto in carcere.

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