Teano
Indicecomune in provincia di Caserta (33 km), 168 m s.m., 88,68 km², 13.042 ab. (teanesi), patrono: san Paride (5 agosto).
Generalità
Cittadina posta al margine orientale del massiccio vulcanico di Roccamonfina, tra le antiche vie Appia e Latina (l'odierna Casilina). L'abitato, in cui molti edifici sono costruiti in pietra vulcanica, è compatto e mantiene inalterato l'impianto di origine romana, sviluppandosi attorno agli antichi cardine e decumano. È sede vescovile.
Storia
Corrisponde all'antico Teanum Sidicinum, principale centro dei Sidicini. Divenuta civitas senza diritto di voto intorno al 334 a. C., fu luogo di villeggiatura della nobiltà romana. Eretta a sede vescovile (333), decadde durante le invasioni barbariche, ma rifiorì dall'843 quando fu capitale dello stato di Landenolfo, figlio di Landolfo di Capua. Possesso della Chiesa verso la metà del sec. XII, ebbe poi diversi feudatari, ultimi dei quali i Gaetani di Sermoneta, che l'ottennero da Carlo I di Borbone nel 1750 in cambio di Caserta. Il suo nome è legato all'incontro avvenuto il 26 ottobre 1860, al termine dell'impresa dei Mille, in cui Garibaldi consegnò nelle mani di Vittorio Emanuele II il Regno delle Due Sicilie strappato ai Borbone (in realtà pare che l'incontro si sia svolto nella vicina Taverna della Catena, nel territorio di Vairano Patenora). La città fu gravemente danneggiata nel terremoto del 1980.
Arte
Il duomo (sec. XII) fu rifatto nel Seicento e dopo la seconda guerra mondiale; all'interno, dietro l'altare maggiore, è un trecentesco Crocifisso su tavola. Il grandioso “Loggione”, che ospita il Museo Archeologico Statale, è un edificio trecentesco costruito su mura preromane. Dell'antica città sono stati identificati la cinta muraria preromana e diversi monumenti di età ellenistica e romana, tra cui il teatro collegato a un complesso sacro, le terme repubblicane e l'anfiteatro del sec. I. Un grande santuario (sec. III-II a. C.) ha restituito terrecotte che risalgono alla fine del sec. VI a. C. Nei dintorni sono necropoli ellenistico-romane.
Economia
L'industria opera nei settori alimentare, meccanico, della lavorazione del legno e delle materie plastiche; sono attive l'estrazione e la lavorazione del marmo. L'agricoltura si basa sulla coltivazione di vite, olivo, cereali e ortaggi; è praticato l'allevamento bovino e bufalino con produzione di carne e lattiero-casearia (mozzarella di bufala DOP).
Curiosità
In estate il “Loggione” del museo archeologico si trasforma nel palco del Teano Jazz Festival, rassegna internazionale di musica jazz.