Tavèrna (Catanzaro)
Indicecomune in provincia di Catanzaro (27 km), 521 m s.m., 132,46 km², 2668 ab. (tavernesi), patrono: san Sebastiano (terza settimana di ottobre).
Generalità
Centro del versante ionico della Sila Piccola, posto sul fianco sinistro dell'alta valle del fiume Alli; è compreso nel Parco Nazionale della Sila. Il paese, situato in splendida posizione panoramica, è immerso in una verdeggiante zona boschiva.
Storia
Il nome attuale, dal latino taberna, si riferisce probabilmente a una stazione di sosta, per il cambio dei cavalli, di epoca romana, posta lungo il percorso che dalla costa ionica portava alla Sila. L'antico borgo fu distrutto prima dai Saraceni (sec. IX o X), poi durante le guerre fra Angioini e Aragonesi (sec. XV). Appartenne ai Ruffo di Catanzaro fino al 1464, quando entrò a far parte del demanio regio.
Arte
Sul monte Paramite sono i resti del castello, di una torretta d'avvistamento e della cattedrale, antica sede del vescovato. Nella chiesa di San Domenico, ricostruita in forme barocche nel sec. XVII, con interno decorato in pietra da scalpellini locali, soffitto ligneo a cassettoni e un grande organo settecentesco, si conservano alcune opere del cittadino più illustre di Taverna, protagonista della pittura meridionale barocca, Mattia Preti, detto il Cavalier Calabrese (1613-1699): Cristo fulminante, Predica di san Giovanni Battista (con l'autoritratto dell'autore), Martirio di san Sebastiano, Crocifissione con la Vergine, san Giovanni e la Maddalena. Altre opere dell'artista (Madonna degli Angeli, Santi Pietro e Paolo) e del fratello Gregorio (Jaele che uccide Sisara) sono esposte nel Museo Civico, che ha sede presso il convento dei Domenicani (sec. XV) annesso alla chiesa. La chiesa madre di Santa Barbara è una costruzione dalle pure linee barocche, con soffitto a cassettoni e altari riccamente decorati da sculture lignee secentesche; custodisce altre opere del Preti (Battesimo di Gesù, Presentazione di Gesù al tempio, Patrocinio di santa Barbara). Da segnalare sono anche le chiese del Soccorso e di Santa Maria Maggiore, con notevoli opere secentesche.
Economia
L'agricoltura (patate, olive, uva e cereali), l'allevamento (ovini, caprini, bovini e suini) e lo sfruttamento dei boschi (legname, funghi e castagne) rimangono le attività economiche fondamentali del paese. È in forte sviluppo il turismo, con l'espansione delle frazioni di Villaggio Mancuso e Villaggio Racise e la realizzazione di strutture ricettive e per gli sport invernali.
Dintorni
Nei dintorni, in località Monaco, è il Museo Verde – Centro Visite del Parco Nazionale della Sila, rivolto alla didattica e all'educazione ambientale.