capoluogo della provincia di Harju e capitale dell'Estonia, 396.010 ab. (2005), l'agglomerato urbano 559.106 ab. (1995).

Generalità

Situata nell'omonima insenatura del golfo di Finlandia, di fronte a Helsinki, è il maggiore porto della regione baltica, nodo di comunicazioni e centro culturale di primaria importanza: ospita infatti l'Accademia delle Scienze dell'Estonia, università, qualificati istituti superiori d'arte, musica e pedagogia e numerosi musei e teatri. Formata dalla città alta, situata sul colle di Toompea, e dalla città bassa, conserva il tracciato medievale ed è ancora cinta da mura (sec. XIV-XVI). Nel 1997 il suo centro storico è stato incluso nel patrimonio dell'umanità dall'UNESCO. Fino al 1918 si chiamò Revel. In tedesco, Reval.

Storia

La città fu fondata nel 1219 da re Valdemaro II di Danimarca. Sede di un vescovado, accolse mercanti tedeschi diventando uno dei porti più attivi dell'Hansa. Passò poi (1346) sotto la sovranità dell'Ordine Teutonico, a cui fu venduta dal re Valdemaro III insieme con tutta l'Estonia. Passata sotto il dominio svedese nel sec. XVI, nel sec. XVIII fu assoggettata dalla Russia. Tallinn è ricordata nella storia diplomatica perché vi fu sottoscritta una pace tra Russia e Svezia (Pace di Reval, 1790) e perché vi ebbe luogo nel 1908 un incontro fra lo zar Nicola II e il re Edoardo VII d'Inghilterra nel quadro della Triplice Intesa. La città fu capitale dell'Estonia indipendente tra il 1920 e il 1940. Occupata prima dai Russi (1940) e poi dai Tedeschi (1941-1944) durante la seconda guerra mondiale, fu poi capitale della Repubblica sovietica dell'Estonia, conservando tale ruolo in seguito al crollo dell'Unione Sovietica e all'indipendenza del Paese (1991).

Arte

Sulla collina di Toompea è il castello (estensione settecentesca del castello trecentesco danese), oggi sede del Parlamento del Paese, con mura alte e massicce e due bastioni, il maggiore dei quali raggiunge i m 35. Dell'antica cinta medievale sopravvive un lungo tratto di ca. km 2, con 26 torri. Tra gli altri monumenti importanti si segnalano la cattedrale, costruita in stile gotico nel sec. XIII-XV e successivamente più volte rimaneggiata, il municipio gotico (1371-1404), la grande gilda (1410, oggi Borsa), la casa delle Teste Nere (con facciata rinascimentale di A. Passer, 1597) e il palazzo Kadriorg (sec. XVIII), barocco, sede del Museo dell'Arte, che raccoglie una ricca collezione di arte internazionale. Parte dell'eredità sovietica è l'altissima torre delle comunicazioni televisive (m 314) di cemento armato. Tra gli altri musei si segnalano il Museo Estone di Arti Applicate e Design, con raccolte di tessuti, vetri, ceramiche, gioielli, ecc., e il Museo Adamson-Eric, che conserva lavori dell'artista estone (1902-1968).

Economia

La città è il maggior porto commerciale e peschereccio di tutta la regione baltica, collegato ai Paesi scandinavi con i quali intrattiene un intenso scambio. La sua industria, largamente privatizzata e ristrutturata dopo l'indipendenza del Paese, conserva un ruolo di primo piano anche grazie agli investimenti stranieri. Alle tradizionali lavorazioni metalmeccaniche, cantieristiche, alimentari, tessili, siderurgiche, negli ultimi anni si sono affiancate nuove imprese operanti nei comparti delle nuove tecnologie (elettronica, telefonia ecc.). Il terziario, soprattutto in seguito all'ingresso dell'Estonia nell'Unione Europea (2004), è in forte espansione, in particolare nei comparti finanziario (dove cospicuo è l'investimento svedese e finlandese) e turistico. Aeroporto internazionale.

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