Strambino
Indicecomune della città matropolitana di Torino (41 km), 240 m s.m., 22,75 km², 6067 ab. (strambinesi), patrono: Madonna Incoronata (ultima domenica di ottobre).
Centro del Basso Canavese, posto alle pendici di una collina morenica che si erge nella pianura alluvionale della Dora Baltea. L'abitato è caratterizzato da costruzioni settecentesche e ottocentesche, con vaste piazze e strade regolari. Nel Medioevo appartenne ai conti del Canavese; poi fu feudo dei conti di San Martino, un ramo dei quali ne prese il predicato. Le lotte tra guelfi e ghibellini si conclusero con la conquista di Strambino da parte di Giovanni II, marchese del Monferrato. Passò sotto il dominio sabaudo con la Pace di Cherasco (1631). § Sull'alto del colle sorgono il castello dei conti di San Martino (sec. XI-XIV) e il castello dei marchesi di Villanova, di età posteriore. Grandiosa è la parrocchiale dei Santi Michele e Solutore, costruita in stile barocco tra il 1764 e il 1781; ha pianta ellittica e una cappella ottagonale sopraelevata. § L'industria, attiva già nel Settecento con alcune filande per la seta, opera nei settori meccanico (impianti di produzione per l'energia elettrica), tessile, elettronico, informatico (software) e dei materiali da costruzione. L'agricoltura produce cereali, ortaggi, frutta, uva da vino e foraggi per l'allevamento bovino.