Spinèllo Aretino
(propr., Spinèllo di Luca Spinèllo), pittore italiano (Arezzo ca. 1345-1410). Al primo periodo della sua attività, svoltasi in vari centri della Toscana (Arezzo, Siena, Firenze, Pisa) a cominciare dal 1370 ca., vanno riferiti l'Annunciazione all'esterno della chiesa dell'Annunziata ad Arezzo e il polittico con Madonna, Bambino e Santi (Arezzo, Museo Diocesano), nei quali l'artista, muovendosi tra influenze di Agnolo Gaddi e Andrea Orcagna, ripropose le forme solenni e arcaizzanti proprie del primo Trecento. Sostenuta da notevole estro narrativo e robustezza di stile, la pittura di Spinello, più che nei dipinti su tavola (polittico per l'abbazia di Monte Oliveto, 1384-85, smembrato tra il Fitzwilliam Museum di Cambridge, la Hasyar Nemzeti Galéria di Budapest e la Pinacoteca di Siena; polittico con Crocifissione, Arezzo, S. Francesco), trovò compiuta espressione negli affreschi murali: questi rivelano, su un impianto giottesco, anche un sensibile influsso della pittura senese trecentesca, che condusse l'artista a comporre in un aggraziato modulo lineare immagini a deciso rilievo (Storie di San Benedetto, Firenze, S. Miniato, 1386-87; Storie di Santa Caterina, oratorio dell'Antella presso Firenze, 1387-88; Storie dei Santi. Efisio e Potito, Pisa, Camposanto, 1391-92). Degli ultimi anni (1407-08) sono gli affreschi con la Storie di Alessandro III nel Palazzo pubblico di Siena, per i quali Spinello si avvalse dell'aiuto del figlio Parri.