Soave, Francésco
educatore e poligrafo italiano (Lugano 1743-Pavia 1806). Padre somasco, insegnò a Milano, al ginnasio di Brera. Per aver pubblicato un opuscolo antifrancese fu costretto a rifugiarsi a Lugano, dove ebbe come allievo A. Manzoni. Protetto da Napoleone, insegnò, dal 1803 alla morte, all'Università di Pavia. Studioso di J. Locke, le cui opere tradusse in italiano, divulgò il sensismo, temperandone le tesi più radicali e conciliandolo con l'ortodossia cattolica (Istituzioni di logica, metafisica ed etica, 1791). Attivissimo in campo educativo, scrisse numerosi testi scolastici, che furono adottati in quasi tutte le scuole italiane fino alla metà del sec. XIX, e lasciò, con le Novelle morali (1782), un saggio esemplare di letteratura per l'infanzia.