Smrek, Ján
Redazione De Agostini
pseudonimo del poeta slovacco Ján Čietek (Zemianske Lieskové 1898-Bratislava 1982). Esordì nel 1922 con i versi simbolisti Condannato alla sete eterna, cui seguirono raccolte pervase da un sensualismo vitalistico quali Giorni galoppanti (1925), Nodi divini (1929), Solo gli occhi (1933) e, soprattutto, il poema dialogato Il poeta e la donna (1934). Durante la guerra Smrek scrisse versi pieni di amore per l'umanità, tra cui Il convito (1944) e Il pozzo (1945). Un ritorno agli atteggiamenti vitalistici presentano Immagine del mondo (1958), Le corde (1962), I miei prediletti (1972).