Segreterìa di Stàto
formatasi nel corso di un lungo periodo tra la metà del sec. XV e la fine del XVII, costituisce il dicastero principale della Curia romana, l'organo di governo di cui anzitutto si valevano i papi nell'impostazione e realizzazione della politica della Santa Sede sia in affari ecclesiastici, sia in quelli temporali. Essa subì vari mutamenti, sia nella sua struttura che nelle sue funzioni e competenze: negli anni 1833-46 e ancora nel 1848 fu diminuito il suo ruolo nell'amministrazione pubblica dello Stato pontificio a causa dell'istituzione di una nuova Segreteria per gli affari di Stato interni e per l'esistenza dei ministeri competenti nei vari rami dell'amministrazione interna. Le rimasero la direzione della diplomazia pontificia e il disbrigo dei relativi affari. Con la riforma di Pio X, nel 1908, la Segreteria di Stato risultò composta di tre sezioni: la Segreteria della congregazione degli affari ecclesiastici straordinari, la Segreteria dei brevi apostolici e l'Ufficio degli affari ordinari. Nel 1967 Paolo VI, con la costituzione Regimini Ecclesiae Universae, ristrutturò nuovamente la Segreteria di Stato attribuendole, come organo più vicino al papa, una preminenza assoluta nella Curia romana. Le fu assegnato anche il compito di aiutare il papa nelle sue relazioni con altri dicasteri della Curia. Al cardinale segretario di Stato spettò anche il compito di convocare e presiedere le riunioni periodiche dei capi dicasteri per il coordinamento delle loro attività. La riforma della Curia romana voluta da Giovanni Paolo II con la costituzione apostolica Pastor Bonus (28 giugno 1988) ha suddiviso la Segreteria di Stato in due sezioni: la Sezione degli affari generali e la Sezione dei rapporti con gli Stati. La prima si occupa del disbrigo degli affari quotidiani del pontefice, cura la pubblicazione degli Acta Apostolicae Sedis e la divulgazione dei suoi scritti mediante l'Ufficio sala stampa, raccoglie dati e statistiche relativi alle attività della Chiesa nel mondo. La seconda sezione si occupa dei rapporti con i governi civili, delle relazioni diplomatiche, delle rappresentanze della Santa Sede presso gli organismi internazionali. Le due sezioni insieme vigilano sul quotidiano L'Osservatore Romano, su Radio vaticana e sul Centro televisivo vaticano. Nel marzo del 1990 è stato anche istituito il Vatican Information Service (VIS), con il compito di fornire informazioni tempestive via e-mail, via fax e tramite Internet.