Schramm, Wilbur
massmediologo statunitense (Marietta, Ohio, 1907-1987). Negli anni in cui l'avvento della televisione spingeva a valutarne l'impatto sociale quale nuovo mezzo di comunicazione, accanto alla stampa, al cinema e alla radio, Schramm ebbe il merito di istituzionalizzare gli studi sulle comunicazioni, fondando, tra l'altro, nel 1948 l'Institute for Communications Research presso l'Università dell'Illinois e, nel 1955, un analogo centro presso la Stanford University. Egli dette anche un grande impulso, in sede UNESCO, ai piani di comunicazione per i Paesi in via di sviluppo, ritenendo i mass media non solo frutto dell'evoluzione politica ed economica, ma anche promotori di tale progresso. I primi scritti di Schramm sono dedicati alla comunicazione politica (Four Theories of the Press, 1946, con F.S. Siebert e T. Peterson, incentrato sulla stampa comunista); nel 1957 pubblica, con W.L. Rivers, Responsability in Mass Communication e nel 1961, come esito di una grande ricerca condotta negli Stati Uniti e in Canada, Television in the Lives of Our Children (La televisione nella vita dei nostri figli, 1971), sul rapporto tra bambini e TV. Altre opere di Schramm sono: The Process and Effects of Mass Communication (1954), The People Look at Educational Television (1963, con J. Lyle e I. De Sola Pool), The Science of Human Communication (1963), The New Media. Memo to Educational Planners (1967), Men Messages and Media (1975), Big Media, Little Media (1977).