Scerbanènco, Giórgio

scrittore italiano (Kijev 1911-Milano 1969). Di padre russo e di madre italiana, si trasferì in Italia allo scoppio della Rivoluzione d'ottobre. Prolifico autore di romanzi rosa (con gli pseudonimi di Adrian e Valentino), collaboratore di rotocalchi femminili, fu uno dei primi scrittori, in Italia, a confrontarsi con i gusti di un pubblico di massa. Deve la sua fama a numerosi e fortunati romanzi gialli dove s'intrecciano avventura e sentimento, intrigo e notazioni psicologiche, raccontati con una scrittura insieme ingenua e ricercata, antiletteraria, capace di tenere sempre desta l'attenzione del lettore. La serie più nota è quella che ha per protagonista Duca Lamberti, medico radiato dall'albo e investigatore della Milano "nera". Tra i suoi romanzi: Venere privata (1966), Traditori di tutti (1966), con il quale Scerbanenco vinse il Grand prix international de litérature policière, I ragazzi del massacro (1968), I milanesi ammazzano al sabato (1969) e i racconti postumi di Milano calibro 9 (1969), Il centodelitti (1970), Metropoli del delitto (1975). Del 1969 è la raccolta di racconti, curata da O. Del Buono, Il rosa, il giallo, il nero.

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