Scalénghe
Indicecomune della città metropolitana di Torino (29 km), 262 m s.m., 31,75 km², 3245 ab. (scalenghesi), patrono: Corpi Santi (terza domenica di settembre).
Centro della pianura a E di Pinerolo, posto alla sinistra del torrente Lemina. Sorto in una zona ricca di pozzi artesiani, un tempo sfruttati per alimentare l'acquedotto di Torino, è citato come Scelenga in un documento del 1037. Dal sec. XII appartenne ai conti di Piossasco, un cui ramo ne assunse il predicato. Il territorio anticamente era munito di numerosi castelli, di cui non restano più tracce. Un campanile del sec. XIV affianca la parrocchiale di Santa Caterina.§ L'agricoltura produce cereali, uva da vino e foraggi per l'allevamento bovino e bufalino, con produzione lattiero-casearia. L'industria opera nei settori metalmeccanico (macchinari per l'industria e l'agricoltura), alimentare, cartario e della lavorazione della plastica.