Sant'Ambrògio di Torino

comune in provincia di Torino (27 km), 356 m s.m., 8,59 km², 4275 ab. (santambrogesi), patrono: san Giovanni Vincenzo (21 novembre).

Centro della bassa valle di Susa, posto sulla riva destra della Dora Riparia. L'abitato, attraversato dalla strada del Moncenisio, è dominato a W dal monte Pirchiriano. Paese di antiche origini, dal sec. VI venne a trovarsi al confine tra le terre dei Burgundi e quelle dei Longobardi, i quali eressero sulla cima del Pirchiriano una cappella dedicata a San Michele Arcangelo. Qui sorse nel 998 un monastero, che nel sec. XI ebbe grande potenza.§ La parrocchiale di San Giovanni Vincenzo (1760-63), una delle più belle costruzioni religiose del Vittone, con pianta quadrata su cui s'innesta un voltone a otto spicchi, ha la facciata curvilinea in cotto. La Sacra di San Michele, dalla singolare struttura, è uno tra i monumenti più interessanti del Piemonte: si presenta come un insieme di edifici e di rovine di epoche diverse. Del complesso antico restano, alla sommità del monte, la chiesa dei sec. XII-XIII con resti di quella del sec. XI; verso S, il primo monastero e la foresteria ricostruita; verso N, le rovine del monastero più recente. Ai piedi della costruzione vi sono avanzi di fortificazioni e il sepolcro dei monaci ormai diroccato. L'abbazia custodisce dipinti di Defendente Ferrari, affreschi del sec. XVI, sculture del sec. XII e la cosiddetta “Porta dello Zodiaco”, di età romanica, con capitelli finemente decorati, raffiguranti Storie di Sansone e Caino e Abele.§ L'agricoltura produce uva da vino, ortaggi, frutta, cereali e foraggi per l'allevamento bovino e bufalino. L'industria opera nei settori alimentare, della lavorazione dei metalli e dei materiali da costruzione. Fiorente è il turismo di villeggiatura e artistico-culturale.