Sanctus
Redazione De Agostini
il canto con il quale i serafini, nella visione di Isaia (6, 3), rendono omaggio a Dio. Esso ebbe origine nella liturgia della sinagoga e si trova in tutte le liturgie. In Occidente cominciò a essere introdotto, forse per l'influsso dell'Oriente, verso il 400. È cantato durante la preghiera eucaristica, alla fine del prefazio. Vi è stata aggiunta anche l'acclamazione: “Benedetto colui che viene nel nome del Signore” (Salmo 117, 26), conclusa, come il Sanctus, dall'acclamazione: “Osanna nell'alto dei cieli”. Il Sanctus esprime l'inserimento di tutta l'assemblea nella preghiera sacerdotale, anzi l'unione della Chiesa della terra e di quella del cielo e di tutta la creazione nell'esaltare Dio.