San Pòlo d'Ènza
Indicecomune in provincia di Reggio nell'Emilia (22 km), 166 m s.m., 32,85 km², 5221 ab. (sampolesi), patrono: Conversione di san Paolo (25 gennaio).
Centro situato alla destra del torrente Enza. Abitato in epoca preistorica, nell'alto Medioevo fu possesso dei Canossa che vi costruirono un castello; fu occupato da Parma nel 1297 e da Bernabò Visconti nel 1372; appartenne poi agli Estensi che lo infeudarono a Ippolito Gonzaga. Trasformato in contea, passò infine ai Gherardini di Verona ai quali rimase fino al 1796. Si chiamò San Polo fino al 1862 e poi San Polo d'Enza in Caviano. § La rocca medievale, smantellata nel 1707 (ne rimane un maestoso torrione) e in parte restaurata dai Gherardini alla fine del sec. XVIII, è sede del municipio. Compresa nell'area della rocca è la parrocchiale, con interno settecentesco che conserva un affresco staccato di Nicolò dell'Abate (sec. XVI). § L'agricoltura produce cereali, uva e foraggi per l'allevamento di bovini da latte (lavorazione di parmigiano reggiano) cui si è affianca l'industria, attiva nei settori elettronico, di arredamento, materiali isolanti, macchine utensili, maglierie e abbigliamento, lavorazione dei metalli. È sviluppato il turismo estivo e residenziale.