Salèrno, Enrico Marìa
attore e regista teatrale e cinematografico italiano (Milano 1926-Roma 1994). Sulle scene dal 1943, giunse alla prosa nel 1949 e vi si affermò negli anni Cinquanta del secolo scorso. Nel 1960 costituì con G. Sbragia e I. Garrani gli Attori Associati, esordendo con Sacco e Vanzetti di Roli e Vincenzoni. Interprete versatile e moderno, ha spaziato dal classico al decadente, dalla tragedia alla commedia, incidendo, anche in televisione, una svariatissima galleria di personaggi. Sullo schermo esordì nel 1952 imponendosi in Estate violenta (1959) e La lunga notte del '43 (1960), in Odissea nuda (1961) e Smog (1962) di F. Rossi. Tra le altre interpretazioni: Il fornaretto di Venezia (1963), Le stagioni del nostro amore (1966), Il prete scomodo (1975) e molti ruoli di commissario di polizia. Come regista colse un grande successo al primo film, Anonimo veneziano (1971), seguito poi da Cari genitori (1972) e da Eutanasia di un amore (1978), tratto dal romanzo di G. Saviane. Nel 1983 apparve in Legati da tenera amicizia di A. Giannetti. In seguito preferì dedicarsi sullo schermo a caratterizzazioni in commedie (Scuola di ladri, 1986).