Sagra della primavèra, La-
(Le sacre du printemps). Balletto con musica di I. Stravinskij, su libretto del compositore e di N. Roerich, rappresentato per la prima volta a Parigi nel 1913 dai Ballets Russes di Djagilev, con coreografia di V. Nijinskij. Evocazione di riti crudeli e primitivi della Russia pagana, articolati in due parti (L'adoration de la Terre e Le sacrifice), il balletto (diretto da P. Monteux) suscitò una clamorosa reazione da parte del pubblico per il modernismo e il turgore, giudicati allora esasperati, della coreografia (sostituita nel 1920 da quella, assai efficace, di L. Massine), per la novità e la ricchezza della concezione timbrica, l'aspra politonalità (e un uso piuttosto libero delle dissonanze), l'aggressività del ritmo, l'impassibile oggettività con cui viene guardato lo scatenamento di barbariche forze primordiali. Un anno dopo, in un'esecuzione in concerto, l'opera ottenne entusiastici consensi. La Sagra della primavera è, insieme al Pierrot Lunaire di Schönberg, uno dei capolavori della musica del Novecento, nella cui evoluzione rappresenta una tappa fondamentale.