Saccaromicèti

sm. pl. [sec. XIX; da saccaro-+-micete]. Famiglia (Saccharomycetaceae) di Funghi appartenenti alla divisione Ascomiceti, detti anche Blastomiceti, unicellulari, costituiti da cellule sferoidali, ovali, cilindroidi; privi di un tipico tallo micelico, possono talvolta produrre forme filamentose pseudomiceliari. Si moltiplicano abitualmente per gemmazione (alcune specie per scissione), producendo colonie gemmanti a catenelle o a cellule riunite in piccoli gruppi. La riproduzione sessuale avviene per coniugazione di due cellule qualsiasi (somatogamia) o di ascospore. I Saccaromiceti sono saprotrofi di sostanze zuccherine (frutti, nettare dei fiori, miele); più raramente si rinvengono nel latte o in prodotti animali proteici o grassi. La famiglia comprende i veri lieviti o lieviti sporigeni, molti dei quali vengono utilizzati per applicazioni industriali, data l'attività fermentativa che operano in assenza di ossigeno. Si ricordano: Saccharomyces cerevisiae (lievito di birra), agente fermentante nella preparazione della birra e nella panificazione; Saccharomyces ellipsoideus (fermento del vino) che presiede alla vinificazione; Zigosaccharomyces lactis e Saccharomyces fragilis che, insieme a batteri acidificanti, determinano tutta la serie dei latti acidi (yogurt, kefir, ecc.). Si ritiene che alcuni Saccaromiceti possano avere un qualche interesse per la patologia umana e animale (saccaromicosi) per essere ospiti normali o accidentali di organi interni o esterni.

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