Sabah
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Generalità
Stato (73.902 km²; 3.540.000 ab. secondo una stima del 2014; capoluogo Kota Kinabalu) della Malaysia, che occupa la porzione nordorientale dell'isola di Borneo e confina con il Sarawak a SW e con il Kalimantan (Indonesia) a S; si affaccia a W al Mar Cinese Meridionale, a NE al Mar di Sulu e a SE al Mar di Celebes. Il territorio, che comprende anche varie isole tra cui Labuan e Banggi, è prevalentemente montuoso (monte Kinabalu, 4101 m) ed è attraversato da brevi corsi d'acqua, tra i quali il Kinabatangan, il Sugut e il Segama. La popolazione, composta per la maggior parte da malesi e in misura minore da cinesi, parla in prevalenza il malese, lingua ufficiale accanto all'inglese, e professa la religione musulmana. Essa è dedita allo sfruttamento forestale (le foreste ricoprono l'80% della superficie territoriale), con produzione di estratti tannici, legname e caucciù, all'agricoltura (cereali, palme da cocco e da olio, canapa di Manila, banane, tabacco), all'allevamento e alla pesca. Un certo rilievo hanno assunto le industrie estrattive: lo Stato, infatti, può contare su notevoli risorse (petrolio, gas naturale, oro e rame) in parte utilizzate, in parte solo potenziali. Città importanti, oltre al capoluogo, sono Sandakan e Tawau.
Storia
Dal sec. XVI al XIX fece parte del sultanato di Brunei che aveva il controllo su una vasta zona del Borneo. A partire dal 1872 subì la progressiva influenza degli Inglesi che vi istituirono concessioni commerciali. Tuttavia Sabah, detto allora North Borneo, fu effettivamente assoggettato al dominio inglese nel 1882, quando la “British North Borneo Company” ne assunse l'amministrazione che durò fino al 1946, anno in cui passò direttamente sotto il controllo inglese diventando una colonia della corona. Ottenuta l'indipendenza, nel settembre 1963 Sabah si unì alla Federazione della Malaysia dopo che furono risolti i contrasti con l'Indonesia e le Filippine, contrarie alla sua entrata nella Federazione.