Saétti, Bruno
pittore italiano (Bologna 1902-1984). Formatosi a Bologna, dal 1925 partecipò alle principali mostre collettive di pittura e incisione, vincendo nel 1939 il primo premio alla Quadriennale di Roma. Dal 1950 al 1956 fu direttore dell'Accademia di Belle Arti di Venezia, dove si stabilì nel 1930. Superati gli interessi iniziali per i primitivi e per l'impressionismo, nonché una fase di adesione al Novecento, Saetti pervenne negli anni Quaranta del sec. XX a una personale interpretazione del realismo, di tendenza espressionista ma di rigorosa strutturazione formale (dopo il 1945 affrontò anche i problemi della scomposizione cubista), in cui si affermavano autonomi i valori espressivi del colore sulle possibilità offerte dall'incontro della pittura con le tecniche dell'affresco e del mosaico, anche in piccole composizioni (le prime esperienze dei cosiddetti “muri” risalgono al 1933). Tema centrale delle opere di Saetti era la figura (nudi femminili, soprattutto maternità, ritratti), cui fecero seguito le nature morte e i paesaggi astratti con grandi soli veneziani. Tra i lavori più impegnativi (affreschi e mosaici) si ricordano le decorazioni per la cappella del Sacro Cuore nella chiesa di S. Eugenio a Roma (1950), la Sacra Famiglia (1958, Padova, Università), gli Angeli nella chiesa dell'Autostrada del Sole (1961), fino al vasto e ricco affresco su tela Colloquio con l'Angelo (1974, Bologna, Galleria d'Arte Moderna).