Sēfer-Yĕsirah
(ebraico, Libro della creazione), il più antico dei testi mistici ebraici. Non è sostenibile la sua attribuzione ad Abramo, ma i mistici ebraici lo considerarono sempre il prodotto di una sapienza antichissima. In realtà sono ben manifeste le influenze gnostiche. Il libro si divide in sei capitoli: la produzione divina; le infinite combinazioni a cui dà luogo l'incontro delle 22 consonanti dell'alfabeto ebraico (considerate come numeri) con le dieci Sĕfirōt (principi supremi delle cose); l'azione delle tre lettere madri (alef, nun, shin) quali elementi del mondo corporeo; azione delle lettere doppie; azione delle lettere semplici; rapporto tra i succitati tre gruppi di lettere con la tradizione. Senza uscire dalle confuse astruserie della gnosi, il testo tenta di spiegare l'opera divina della creazione del mondo con la mediazione dei simboli numerici rappresentati dalle lettere e delle Sĕfirōt in una brumosa atmosfera ermetica. Comparso nel sec. IX, venne commentato da Sa ʽadyā ben Yōsef nel sec. X.