Rucellài, Giovanni
letterato italiano (Firenze 1475-Roma 1525). Figlio di Bernardo (il munifico mecenate degli Orti Oricellari), e nipote di Lorenzo il Magnifico, ebbe incarichi diplomatici da Leone X e venne nominato castellano di Castel Sant'Angelo da Clemente VII. Amico di Trissino, che gli dedicò il Castellano, scrisse (secondo il precetto trissiniano dell'eleganza congiunta alla semplicità) due tragedie, Rosmunda (1516), modellata sullo schema dell'Antigone di Sofocle, e Oreste (1525), esemplata sull'Ifigenia in Tauride di Euripide. Ma il suo nome è legato soprattutto al primo poema didascalico in volgare, Le api (1524; pubblicato postumo nel 1539), in cui, sulla traccia del quarto libro delle Georgiche virgiliane, Rucellai descrive la vita degli alveari, trasposta in una serie di preziose miniature.