Rossetti, Dante Gabriel

Indice

poeta e pittore inglese (Londra 1828-Birchington on Sea 1882). Figlio del patriota e poeta Gabriele Rossetti, visse fin dall'infanzia in un ambiente saturo di letteratura e arte, in continuo contatto con le opere dei poeti inglesi, francesi e di Dante, di cui tradusse in inglese la Vita Nova (1845-49) dando inizio così a una vasta attività di poeta e saggista. Nell'autunno del 1848, insieme a William Holman Hunt e a J. Everett Millais, fondò la Confraternita dei preraffaelliti, con l'intento di recuperare un'arte più spontanea e ispirata alla natura contro l'accademismo della cultura ufficiale. Questo programma appare attuato nei suoi due dipinti giovanili: L'adolescenza di Maria Vergine (1849) ed Ecce Ancilla Domini (1850, entrambi a Londra, Tate Gallery), lavori di spirito e stile preraffaellita per il fervore religioso e il candore mistico che li caratterizza. Nella sua opera tuttavia si manifestò ben presto anche una tendenza verso l'esotico, l'elegante e l'arcano, indice di un atteggiamento estetizzante che preannuncia il decadentismo e che contribuì a distinguerlo dagli altri membri del gruppo. Se Rossetti appare una figura fondamentale per le fortune del movimento preraffaellita sul piano dei temi, dei contenuti psicologici, e perfino di uno stile di vita, va però osservato che sul piano artistico, sopraffatto talvolta dall'intento di suggerire troppo, di implicare atmosfere e significati nascosti, egli tese a chiudersi nella cifra e nello stereotipo: ne sono testimonianza le sue bellezze muliebri asessuate o vagamente androgine, nelle quali si insinuano morbose e inquiete ambiguità, sia pure celate da un volto “ufficiale” di candore angelicato (Il Sogno di Dante, 1871, Liverpool, Walker Art Gallery; Astarte siriaca, 1877, Manchester, City Art Gallery). La moglie Elizabeth Eleanor Siddal, pittrice e poetessa, morta prematuramente nel 1862, fu da lui ritratta nella Beata Beatrix (1863, Londra, Tate Gallery). Tra le poesie di Rossetti, ricche di musicalità verbale e di arcaismi, si ricordano la raccolta Poems (1870), che comprende tra l'altro The House of Life, il ciclo di 50 sonetti, considerato il suo capolavoro, in cui sono commemorate le sue esperienze spirituali ispirate dall'amore per la moglie e Ballads and Sonnets (1881), imitazioni di ballate scozzesi che egli compose seguendo il mito romantico del ritorno al passato. La sua poetica è alimentata dalla ricerca dell'anima evanescente delle cose, dalla suggestione profonda che emana da una realtà sfumata nel sogno e nel ricordo, dalla capacità di evocare visioni mistiche o tragiche, arcaiche o allegoriche con una forza emotiva che unisce acutezza di percezione, ardore sensuale e sontuosità di forme.

Bibliografia

G. Petrocchi, Fede e poesia dell'Ottocento, Padova, 1948; Poeti minori dell'Ottocento, Milano-Napoli, 1958; V. Surtees, The Paintings and Drawings of Dante Gabriel Rossetti 1828-82, Oxford, 1971; G. Marmori, Gabriele, Milano, 1991.

Trovi questo termine anche in:

Quiz

Mettiti alla prova!

Testa la tua conoscenza e quella dei tuoi amici.

Fai il quiz ora