Roncàglia, Aurèlio

filologo e critico italiano (Modena 1917-Roma 2001). Docente di filologia romanza nelle università di Trieste, di Pavia e di Roma, ha diretto le riviste Cultura neolatina e Studi romanzi. Si è dedicato particolarmente allo studio delle origini della letteratura italiana e francese (“Problemi delle origini” in Questioni e correnti di storia letteraria, 1949; “Le origini” e “La letteratura francoveneta” nella Storia della letteratura italiana diretta da E. Cecchi e N. Sapegno, 1965; “Le corti medievali” in Letteratura Italiana diretta da A. Asor Rosa, 1982). Rivelatosi con studi sul Boccaccio, di cui ha pubblicato l'edizione critica del Teseida (1941), ha lavorato poi su testi e problemi di tutto il mondo romanzo, dando alle stampe: Le più belle pagine delle letterature d'oc e d'oïl (1961), La lingua dei trovatori (1965), La tradizione trobadorica nella prospettiva dantesca (1966), La lingua d'oïl (1971), Antologia delle letterature d'oc e d'oïl (1973), Il Trovatore di Bernart de Ventadorn (1985). Tra i saggi di metodica filologica si ricorda Principi e applicazioni di critica testuale (1975). Cessato l'insegnamento universitario nel 1987, ha continuato a occuparsi di problemi filologici e culturali, estendendo i suoi interessi fino alla letteratura contemporanea: in quest'ambito ha curato, fra l'altro, l'edizione postuma del romanzo di P. P. Pasolini Petrolio (1992).

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