Riemenschneider, Tilman

scultore tedesco (Osterode, Sassonia, ca. 1460-Würzburg 1531). Formatosi nella Svevia e nell'Alta Renania (compiendo anche, probabilmente, un viaggio nei Paesi Bassi), fu attivo a Würzburg, dove ricoprì anche cariche pubbliche e aderì alla Riforma. Ultimo grande esponente della scultura gotica tedesca, ne esaltò al massimo grado l'espressività e la drammaticità, impiegando il materiale nudo senza colore (legno, alabastro, arenaria). Nelle sue opere è inoltre sempre presente un vivo sentimento religioso accentuato da una partecipe attenzione agli atteggiamenti psicologici. Eseguì, con una tecnica impeccabile che sfiora quasi il virtuosismo dell'oreficeria coeva, numerosi altari (si ricordano quello della Maddalena, 1490-92, Berlino, Staatliche Museen, e quello dell'Ultima Cena, 1501-04, per S. Jacob di Rothenburg), statue a tutto tondo (Adamo ed Eva, 1493, Würzburg, Gemäldegalerie) e lastre tombali (quelle nel duomo di Würzburg; quelle per l'imperatore Enrico II e sua moglie Cunegonda nel duomo di Bamberga). La sua influenza fu vastissima in tutta la Germania meridionale.

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