Raynaud, Jean-Pierre

artista francese (Courbevoie, Parigi, 1939). Diplomatosi presso l'École d'Horticulture, lavora inizialmente come giardiniere. Comincia a dipingere verso la fine degli anni Cinquanta e, dopo il servizio di leva, realizza i suoi primi assemblaggi, che nascono dalla riutilizzazione e rielaborazione di segnali stradali. Nel 1963, crea i primi Psycho-Objets – nell'ambito dei quali fanno la loro comparsa i vasi da fiori, che, colmati, verniciati e spesso numerati o iscritti, saranno una delle caratteristiche della produzione dell'artista – e, nel 1965, la Galleria Jean Lacarde di Parigi allestisce la sua prima esposizione personale. Alla fine degli anni Sessanta entra nel circuito espositivo internazionale e, oltre a proseguire nelle serie composte da vasi da fiori, amplia la sua produzione, mettendo in luce un interesse sempre più accentuato nei confronti del legame fra arte e spazi architettonici. Nel 1974, apre al pubblico la sua casa-atelier di Bougival, i cui ambienti e arredi sono interamente rivestiti di piastrelle quadrate bianche. Raynaud adotta la medesima soluzione per una serie di grandi installazioni, tra cui l'Espace Zéro (1984) e il Container Zéro (1988), proponendo al pubblico ambienti, anche di notevoli dimensioni, interamente piastrellati. In un'iterazione quasi ossessiva di quello che diventa uno dei suoi leitmotiv prediletti, l'artista firma anche una serie di progetti di interventi architettonici, come quello elaborato per il quartiere parigino di Mon Mousseau, dove propone di rivestire di piastrelle una torre destinata alla demolizione (1984). Dopo aver partecipato alle edizioni del 1976 e del 1990, nel 1993 ha rappresentato la Francia alla XLV Esposizione Internazionale d'Arte della Biennale di Venezia e ha ricevuto una delle quattro Menzioni d'onore assegnate dalla giuria della manifestazione.

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