Rawalpindi
IndiceGeneralità
Città (1.406.214 ab. nel 1998) del Pakistan, nella provincia del Punjab, 250 km a NNW di Lahore. È situata a 506 m sull'altopiano di Potwar, uno dei primi contrafforti della catena himalayana, 15 km a SE di Islamabad con la quale forma una conurbazione, sulla ferrovia che congiunge Peshawar a Lahore. Consta di un nucleo antico che si raccoglie intorno alla moschea e al bazar; al di fuori di tale nucleo si estendono i quartieri moderni, con edifici a più piani, ben costruiti e spesso caratterizzati da sovrastrutture in legno. Divenne nel 1959 capitale provvisoria del Paese in sostituzione di Karachi; tale scelta fu determinata anche dalla sua favorevole posizione alla convergenza delle direttrici di traffico provenienti dal Kashmir, dalle valli dello Hindukush, dalla bassa valle dell'Indo e dal Punjab meridionale, nonché dalla vicinanza delle regioni contese tra India e Pakistan. Rawalpindi cessò la sua funzione di capitale provvisoria nel 1968, in favore di Islamabad. La città rimane tuttora un notevole centro commerciale (prodotti agricoli e zootecnici) e industriale, con cotonifici, setifici e maglifici e una raffineria di petrolio; un gasdotto la collega ai giacimenti di gas di Dhulian. È sede di un Politecnico e di numerosi musei.
Storia
Il nome deriva forse da una tribù di yogi, ma la città era anche nota come Fatehpur Baori. Distrutta durante le invasioni dei Moghūl (sec. XVI), fu in seguito riedificata da Jhanda Khān. Nel 1765 divenne la base dell'avventuriero Sardar Milka Singh, sotto il quale si sviluppò come centro commerciale. Nel 1849 vi si arresero i Sikh dopo la battaglia del Gujarāt. Gli Inglesi, data la sua posizione di grande importanza strategica tra la pianura dell'Indo e l'Himalaya, vi stabilirono un grosso centro militare, in cui nel 1919 fu firmato il Trattato di indipendenza dell'Afghanistan. Dopo l'indipendenza del Pakistan (1947), Rawalpindi diventò il quartier generale dell'esercito.