Rahimi, Atiq
scrittore afghano di lingua francese (Kabul 1962). Fuggito nel 1984 dall'Afghanistan per evitare l'arruolamento nell'esercito filo-sovietico in guerra contro i mujaeddin, si è trasferito a Parigi. In Francia ha realizzato alcuni documentari per la televisione, tra i quali uno su Ẓahir Shāh, l'ex re afghano per molti anni in esilio a Roma. Successivamente si è dedicato alla narrativa, esordendo nel 2000 con il romanzo Terre et cendres (Terra e cenere), rappresentazione tragica del destino del popolo afghano, attraverso la storia di un anziano e di suo nipote in viaggio per il Paese, durante l'occupazione sovietica, alla ricerca degli altri componenti della famiglia. Anche in Les mille maisons du rêve et de la terreur (2002 ; Le mille case del sogno e del terrore), Rahimi ha raccontato una vicenda di violenza, repressione e sentimento ambientata nel suo Paese d'origine durante gli anni del regime comunista che ha preceduto l'invasione sovietica. Nel 2004 ha dato alle stampe L'immagine del ritorno, e nel 2008 Pietra di pazienza, anch'esso ambientato in un Afghanistan colpito dalla guerra, vincitore del premio Goncourt. Nel 2012 è uscito Maledetto Dostoevskij e, nel 2020 I portatori d'acqua. Rahimi si è anche messo alla prova come regista, dirigendo nel 2012 il film Come pietra paziente, tratto dal suo romamnzo Pietra di pazienza.