Raccónti e novèlle in vèrsi
(Contes et nouvelles en vers), opera di J. de La Fontaine, pubblicata in quattro parti dal 1665 al 1675: una quinta parte è fatta di racconti pubblicati in epoche diverse. Dal titolo di due edizioni di Nouvelles en vers tirées de Boccace et de l'Arioste (1665) si desume come il successo all'autore sia venuto dalla materia versificata abilmente e resa con un sorriso di malizia che fu subito notato come tipicamente gaulois. Una parte di immoralità, sottolineata dal francese, favorì la fortuna di un'opera che Boileau, ammiratore delle Favole, quasi rimproverò al poeta amico. Famosi sono i racconti derivati dall'episodio di Joconde (dell'Orlando furioso) e della Fiancée du roi de Garbe (dal Decamerone). L'ultima parte è licenziosa per sottili e compiacenti descrizioni unite al testo degli autori antichi, con la Matrone de Ephèse dal Satyricon, Belfagor da Machiavelli e varie altre. Molto bella è la Courtisane amoureuse (derivata da Brusoni).