Rùspoli
antica famiglia originaria di Campi nel contado fiorentino, trasferitasi a Firenze verso la fine del sec. XIV. Nel sec. XV si divise in due rami, uno dei quali rimase a Firenze e si estinse nel 1743 con Bartolomeo di Lorenzo mentre l'altro si trasferì a Roma e continuò poi nei Marescotti. Bartolomeo di Orazio (m. 1681) morendo senza prole lasciò infatti erede di tutto il suo patrimonio il nipote Francesco Marescotti (n. 1634), figlio della sorella Vittoria, con l'obbligo di assumere il cognome e l'arma dei Ruspoli. Tra i suoi discendenti: Francesco Maria (m. 1731) ebbe da Clemente XI il titolo di principe di Cerveteri (1709); Bartolomeo (n. 1697), suo figlio, fu cardinale (1730) e gran priore dell'ordine gerosolimitano; Francesco (sec. XVIII) si stabilì a Vienna dove divenne ciambellano della corte asburgica; ambasciatore a Napoli (1790-92) e presso il conclave di Venezia (1799), fu poi creato consigliere imperiale; Emanuele (Roma 1837-1899), volontario nell'esercito piemontese nel 1859, più volte deputato (1870-92) e senatore (1896), venne eletto sindaco di Roma nel 1874 e nel 1892; Eugenio, figlio del precedente, fu anche esploratore.