Lotàrio I
imperatore e re d'Italia (? 795-Prüm 855). Figlio di Ludovico il Pio di cui fu designato, per l'ordinatio imperii dell'817, unico successore, nell'823 si recò in Italia per essere consacrato imperatore da papa Pasquale I. L'anno seguente ridiscese in Italia per emanare una constitutio romana che affermava la supremazia dell'imperatore sul potere pontificio (gli stessi papi erano tenuti a prestare un giuramento di fedeltà a un inviato imperiale). Nell'825, anno in cui Lotario I emanava a Corteolona un capitolare riguardante l'insegnamento pubblico in Italia, fu associato all'impero. Nell'830 si unì ai fratelli Pipino e Ludovico per contrastare il padre il quale, per dotare il figlio di secondo letto Carlo il Calvo, aveva nuovamente spartito l'impero (Worms, 829). Abbandonato dai fratelli, Lotario I fu costretto a riparare in Italia. Una nuova spartizione (Worms, 839) successiva alla morte di Pipino (838), e la morte del padre (840) consentirono a Lotario I di ascendere al trono imperiale. Fallì però il tentativo d'imporsi ai fratelli, i quali riuscirono a prevalere con le armi (Fontenoy-en-Puisaye, 841) costringendolo al Trattato di Verdun (843). In forza di tale trattato a Lotario I rimase (con la dignità imperiale) l'Italia e la parte del territorio compresa tra la Frisia e la Provenza, quella che si sarebbe poi chiamata Lotaringia. Lotario I divise i suoi possessi tra i figli Ludovico II, Lotario II e Carlo.