Rósa, Mónte-
massiccio montuoso delle Alpi Pennine che si innalza lungo il principale spartiacque alpino al confine tra la Svizzera (Vallese) e l'Italia (Valle d'Aosta e Piemonte), tra il colle del Lys e l'Alt Weissthor. Culmina a 4637 m nella punta Dufour, seconda elevazione delle Alpi dopo il Monte Bianco, e comprende numerose altre vette superiori ai 4000 m, tra cui la punta Nordend (4612 m), la Zumstein (4561 m), la Gnifetti (4559 m), la Parrot (4436 m), la Ludwigshöhe (4342 m), il Corno Nero (4322 m), la Piramide Vincent (4215 m), il Balmenhorn (4167 m) e la punta Giordani (4046 m). Costituito da rocce cristalline e metamorfiche (graniti, gneiss, scisti), domina su quattro lati altrettante vallate alpine: a N la Mattertal (Svizzera), a SW la valle del torrente Lys, a SE la Valsesia e a NE la valle Anzasca. Alla testata di queste valli si trovano rispettivamente i centri turistici di Zermatt, Gressoney-la-Trinité, Alagna Valsesia e Macugnaga, che costituiscono le migliori basi di partenza per le ascensioni al massiccio. Il versante svizzero è ammantato da estesi ghiacciai, tra cui il Findelngletscher e il grandioso Gornergletscher, il secondo delle Alpi per superficie dopo il ghiacciaio di Aletsch. Di minore entità sono i ghiacciai del versante italiano, più ripido e scosceso: i maggiori sono quelli del Lys (11 km²) e del Belvedere o di Macugnaga (5 km²). In senso più lato si identifica per massiccio o gruppo del Monte Rosa la catena montuosa delimitata a W dal colle del Teodulo e a E dal passo di Monte Moro: essa comprende, oltre al massiccio principale, numerose altre cime importanti, tra cui il Lyskamm Orientale (4527 m), il Lyskamm Occidentale (4480 m), il Castore (4225 m), il Breithorn (4165 m) e il Polluce (4091 m). Il primo tentativo di scalata fu opera di Pietro Giordani che raggiunse l'omonima cima nel 1801, mentre la vetta più alta del massiccio fu conquistata nel 1851 da una spedizione inglese. Una serie di attrezzati rifugi permette il pernottamento a grandi altezze per portare a termine le ascensioni più impegnative; fra questi i principali sono il Margherita, il più elevato d'Europa, situato a 4559 m sulla punta Gnifetti, il Mezzalama (3004 m), il Gnifetti (3647 m), il Balmenhorn (4160 m), il Quintino Sella (3585 m), il Valsesia (3212 m), il Resegotti (3624 m), il Marinelli (3036 m) e l'Eugenio Sella (3029 m). Le pendici del massiccio sono anche sede di osservatori meteorologici fra i quali, di importanza europea, è l'Istituto Mosso al col d'Olen. Tra gli impianti di risalita va ricordata la funivia che da Alagna Valsesia sale alla punta Indren (3260 m). Il nome Rosa non deriva dal colore che assume il massiccio all'alba o al crepuscolo, bensì dal termine rösa, che in dialetto valdostano significa ghiacciaio.
Monte Rosa.
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